Dal 1° gennaio 2020, il Land Tirolo in Austria ha introdotto ulteriori restrizioni al traffico pesante, colpendo i camion in transito sia in uscita che in entrata dall’Italia attraverso il valico alpino del Brennero. Il nuovo provvedimento mira a limitare il trasporto di specifiche merci, minacciando di avere gravi ripercussioni sull’economia del settore autotrasporti.
Le merci soggette a divieto
Le nuove limitazioni riguardano diverse categorie merceologiche, tra cui:
- Carta e cartone
- Prodotti derivati dagli oli minerali
- Cemento, calce e gesso
- Tubi e profilati cavi
- Cereali
Queste merci si aggiungono a quelle già precedentemente vietate al transito, come:
- Rifiuti
- Pietre e detriti
- Legname
- Minerali ferrosi e non ferrosi
- Marmo e travertino
- Piastrelle in ceramica
Le restrizioni si applicano sull’autostrada Inntal A12, nel tratto tra Langkampfen e Ampass, in entrambe le direzioni. Tuttavia, i veicoli ecologici come quelli elettrici, a idrogeno o Euro 6 (immatricolati dopo il 31 agosto 2018) sono esentati dal divieto.
Impatti sull’economia e il commercio
Questo provvedimento rischia di compromettere seriamente una fetta importante delle esportazioni italiane, che attraversano il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo. Il transito delle merci su strada, che rappresenta il 93% degli scambi, è fondamentale per l’interscambio commerciale tra l’Italia e il Nord Europa, che ammonta a oltre 200 miliardi di euro l’anno.
Anita, l’associazione di Confindustria che rappresenta le principali imprese di autotrasporto e logistica, ha espresso profonda preoccupazione per le ripercussioni economiche, richiedendo un intervento immediato per evitare che il blocco danneggi l’export italiano verso i mercati del Nord Europa.
Il Governo italiano interviene
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha accolto l’appello, impegnandosi a trovare una soluzione definitiva. In un incontro con la nuova commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, il Ministro ha chiesto di garantire il rispetto delle regole europee sulla concorrenza e la libera circolazione delle merci, invitando l’UE a vigilare su eventuali violazioni da parte dell’Austria.
Le richieste delle imprese di autotrasporto
Le aziende italiane chiedono che i veicoli Euro 6 immatricolati dopo il 31 agosto 2018, così come i veicoli a GNL (Gas Naturale Liquefatto), elettrici e a idrogeno, siano esonerati dal divieto settoriale e notturno. Inoltre, chiedono la possibilità di transitare di notte senza il pagamento del pedaggio notturno nel tratto Innsbruck-Brennero, così come l’esenzione dai divieti del sabato mattina. Questo permetterebbe di distribuire il traffico su tutto l’arco delle 24 ore, riducendo l’impatto ambientale.
In caso contrario, come affermato dal presidente di Anita, Thomas Baumgartner, l’Italia e la Germania potrebbero essere costrette a intraprendere una procedura di infrazione contro l’Austria presso la Corte di Giustizia dell’UE, con richiesta di sospensione immediata delle restrizioni.
Problemi infrastrutturali
Un’altra preoccupazione riguarda l’insufficienza di tracce ferroviarie disponibili da parte di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per assorbire il volume di merci che non potranno più viaggiare su strada. Di conseguenza, alcune merci dovranno essere trasportate con la modalità del trasporto combinato accompagnato (Rola) delle ferrovie austriache, una soluzione meno efficiente e più costosa rispetto al trasporto non accompagnato.