La comprensione nel dettaglio della struttura dei costi di un’azienda di trasporti è fondamentale per mantenere la redditività, restare competitivi sul mercato e prendere decisioni strategiche fondate. Tra carburante, pedaggi, personale, manutenzione e oneri amministrativi, i margini possono assottigliarsi rapidamente e inoltre, le tariffe applicate devono riflettere con precisione la complessità dei servizi offerti, garantendo sostenibilità economica senza risultare eccessive per i clienti.
Questa guida fornisce la panoramica completa e concreta sui costi principali di una ditta di trasporto, sulle modalità di calcolo delle tariffe al km o al kg, sulle variabili che incidono sui prezzi e sulle strategie più efficaci per ottimizzare la gestione economica di una flotta.
Cos’è un’Azienda di Autotrasporti e come funziona
L’azienda di autotrasporti è l’impresa specializzata nel trasporto di merci su strada, che opera per conto terzi o in proprio, svolgendo un ruolo chiave nella catena logistica e il suo compito non si limita a “muovere merci”, ma comprende una serie di attività complesse che coinvolgono la pianificazione, l’organizzazione, la gestione dei mezzi e la conformità alle normative nazionali ed europee.
Nello specifico il funzionamento di una società di trasporti si basa sull’equilibrio tra operatività quotidiana e gestione strategica: coordinare i viaggi, controllare i costi, garantire tempi di consegna, mantenere la flotta efficiente, e allo stesso tempo, rispettare vincoli normativi (come licenze, sicurezza stradale e contratti con i vettori). L’azienda deve inoltre garantire tracciabilità, puntualità e qualità del servizio per mantenere la fiducia dei clienti e rispettare gli SLA (Service Level Agreement).
Differenze tra ditta di trasporto, impresa e società di trasporti
Nel linguaggio comune, “ditta”, “impresa” e “società” vengono spesso usati come sinonimi, ma esistono differenze importanti, soprattutto in ambito giuridico e fiscale:
- Ditta di trasporto: si riferisce solitamente a un’impresa individuale, con un solo titolare e una struttura più snella. È una forma adatta per attività su scala ridotta, con pochi veicoli.
- Impresa di trasporti: termine generico che può riferirsi a qualsiasi organizzazione che effettua trasporto merci, indipendentemente dalla forma giuridica.
- Società di trasporti: indica una realtà con struttura societaria (come S.r.l. o S.p.A.), spesso con un’organizzazione più complessa, più veicoli, personale dedicato e una gestione strutturata.
Le differenze non sono solo formali, ma hanno impatto su: responsabilità legale, accesso al credito, obblighi contabili e costi di gestione.
Servizi principali di un’azienda di trasporto merci
Le aziende di trasporto non si limitano al semplice spostamento dei beni da un punto A a un punto B. I principali servizi includono:
- Trasporto su gomma conto terzi: movimentazione merci per clienti esterni, con fatturazione specifica per tratta o per chilometro.
- Logistica integrata: gestione anche dello stoccaggio, picking, etichettatura e consegna finale.
- Groupage e carichi completi (FTL/LTL): organizzazione del carico in base a volumi e priorità, ottimizzando spazi e tratte.
- Trasporti dedicati e urgenti: servizi express, con veicoli assegnati e consegna garantita in tempi rapidi.
- Servizi internazionali: gestione di spedizioni cross-border con pratiche doganali e lettere di vettura internazionali (es. CMR, AWB).
Ogni servizio implica costi, margini e modalità operative differenti, che influenzano la struttura tariffaria dell’impresa e la scelta degli investimenti futuri.
Costi principali di un’Azienda di Trasporto
La gestione dell’impresa di autotrasporti comporta una struttura di costi molto articolata che si divide in costi fissi (es. assicurazioni, ammortamenti), costi variabili (es. carburante, pedaggi) e spese operative ricorrenti (es. manutenzione, personale). Quindi per arrivare ad avere una corretta gestione bisogna partire proprio dalla conoscenza e dal controllo di tutte i costi elencati.
Costi del trasporto e spese operative ricorrenti
I costi di trasporto ricorrenti incidono direttamente sulla redditività dell’impresa e si tratta di spese che, per frequenza e peso specifico, richiedono il monitoraggio costante e un’attenta ottimizzazione. Inoltre la loro incidenza può variare in base alla tipologia di trasporto svolto (urbano, nazionale, internazionale), alla dimensione della flotta e all’organizzazione interna. Pertanto comprenderne la natura e l’impatto consente alle aziende di trasporto di prendere decisioni più consapevoli, soprattutto in un settore soggetto a forti oscillazioni di mercato. I costi più ricorrenti nell’azienda di trasporto sono:
- Carburante: rappresenta spesso tra il 25% e il 35% del totale dei costi operativi ed è una voce variabile, fortemente influenzata dal prezzo del gasolio, dai chilometri percorsi e dall’efficienza dei mezzi.
- Manutenzione e riparazioni: la manutenzione ordinaria è fondamentale per garantire la sicurezza e la longevità della flotta e a questo si sommano costi imprevisti dovuti a guasti, rotture, sostituzioni di pneumatici, ecc.
- Assicurazioni: ogni mezzo deve essere assicurato con polizze RCA, spesso integrate da coperture aggiuntive (furto, incendio, kasko, trasporto merci).
- Personale: stipendi e contributi dei conducenti, oltre alle spese legate alla formazione, alla gestione dei turni e alle trasferte.
- Ammortamento dei veicoli: i mezzi acquistati vanno ammortizzati contabilmente nel tempo determinando un impatto sia fiscale che sulla pianificazione finanziaria.
- Pedaggi autostradali e tasse di circolazione: voci significative per chi opera su lunga percorrenza.
- Costi amministrativi: software, consulenze, gestione dei documenti di trasporto, contabilità e fatturazione.
Costi logistici e incidenza sulla filiera
Per molte aziende di autotrasporto, offrire il servizio logistico integrato rappresenta un vantaggio competitivo, ma ovviamente implica anche costi aggiuntivi rilevanti, spese che non sono direttamente legate alla movimentazione su strada, ma riguardano l’intero ciclo operativo che precede o segue il trasporto stesso.
Inoltre i costi logistici incidono in modo significativo sulla filiera, in particolare quando l’azienda gestisce in-house operazioni di stoccaggio, movimentazione o servizi a valore aggiunto, quindi è fondamentale comprenderli, perché spesso rappresentano la variabile che determina la redditività reale della tratta, soprattutto in ambito B2B e e-commerce.
Nello specifico, quindi, l’azienda può dover gestire anche attività logistiche come:
- Magazzinaggio: se l’azienda offre anche servizi di deposito merci, occorrono spazi, attrezzature, sistemi gestionali WMS e personale dedicato.
- Handling: carico/scarico, etichettatura, imballaggio, controllo qualità.
- Servizi accessori: notifiche automatiche, consegna su appuntamento, tracking in tempo reale, gestione resi.
Infine l’incidenza dei costi logistici dipende dalla tipologia di servizio: più aumenta il livello di servizio richiesto dal cliente (es. consegna express, temperatura controllata, ecc.), più sale il costo per tratta e per spedizione.
Licenza trasporto conto terzi: costi e requisiti
Chi desidera avviare una ditta di autotrasporti conto terzi, ovvero l’impresa che trasporta merci per conto di clienti esterni, deve adempiere a precisi obblighi normativi stabiliti dalla legge italiana come la licenza di trasporto conto terzi, che oltre a rappresentare la condizione indispensabile per operare legalmente, implica una serie di costi e requisiti che incidono già nella fase iniziale di avviamento dell’attività.
In aggiunta oltre all’iscrizione all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, l’impresa deve dimostrare idoneità finanziaria, onorabilità e capacità professionale, attraverso documentazione certificata, garanzie e formazione specifica, obblighi che comportano oneri economici non trascurabili, che variano in base al numero di veicoli da impiegare e alla struttura organizzativa dell’azienda.
Nello specifico i costi legati alla licenza sono:
- Costi amministrativi: marca da bollo, diritti di segreteria, eventuali consulenze per la preparazione della documentazione.
- Fideiussione bancaria o assicurativa: necessaria per dimostrare l’idoneità finanziaria (a partire da 9.000 € per il primo veicolo, più 5.000 € per ogni veicolo aggiuntivo).
- Requisiti morali e professionali: il titolare o il gestore dei trasporti deve avere requisiti certificati (nessuna condanna, attestato di capacità professionale).
- Spese per l’attestato di capacità professionale: ottenibile tramite corso e superamento di esame presso la Provincia.
In pratica la licenza conto terzi è ciò che distingue l’azienda in grado di trasportare merci per clienti terzi rispetto all’impresa che trasporta solo per conto proprio.
Tariffe di Trasporto Merci: come si calcolano
Il calcolo corretto delle tariffe di trasporto merci è importante per determinare la redditività dell’azienda di autotrasporti soprattutto perchè le tariffe non sono fisse ma dipendono da molteplici fattori: distanza percorsa, tipologia di merce, veicolo utilizzato, costi accessori, modalità di carico/scarico e condizioni contrattuali. Quindi comprendere come si struttura il costo del trasporto merci, sia per il cliente che per l’azienda, è il primo passo per garantire margini sostenibili e competitivi.
Inoltre esistono diversi modelli tariffari, ma nella pratica la maggior parte dei preventivi si basa su formule chilometriche, pesi o volumi, oppure su combinazioni dinamiche legate a parametri personalizzati.
Tariffe trasporto merci al km e costo chilometrico camion/autocarro
Il costo chilometrico è uno dei criteri più diffusi per la determinazione del prezzo del trasporto e viene calcolato moltiplicando i chilometri della tratta per il valore unitario (€/km), che tiene conto dei seguenti elementi:
- Tipo di veicolo impiegato: l’autocarro leggero costa meno rispetto al bilico o al mezzo refrigerato;
- Carburante e pedaggi: incide il prezzo del gasolio aggiornato e i costi di pedaggio su tratte autostradali;
- Tipologia di servizio: trasporto espresso, dedicato, con sosta o con scarico a sponda idraulica;
- Tratta a vuoto: in caso di rientro non caricato, si può applicare il costo anche al ritorno.
Il costo medio può variare tra 1,00 € e 2,50 € al km, a seconda del veicolo, della regione, e del livello di servizio richiesto e quindi è fondamentale che l’impresa calcoli il costo chilometrico interno per capire la soglia minima sotto la quale non è conveniente accettare il trasporto.
Tariffe trasporto merci su gomma e per conto terzi
Nel trasporto conto terzi, il prezzo del servizio può seguire tariffe standardizzate (usate spesso per i contratti quadro con grandi clienti) oppure essere personalizzato per ogni spedizione. Nello specifico le tariffe su gomma si articolano di norma su:
- Prezzo per tratta fissa (es. Napoli–Milano 700 €),
- Prezzo per zona (nord, centro, sud),
- Prezzo a consegna (per trasporto urbano o multi-fermata),
- Prezzo al chilogrammo o al metro cubo, nei casi in cui la merce è pallettizzata o si usa groupage.
Inoltre per i trasportatori conto terzi, la concorrenza è alta, e per questo è essenziale strutturare un listino che tenga conto dei costi reali, evitando sconti eccessivi che erodono i margini ed è altrettanto utile conoscere le tariffe minime di riferimento pubblicate da alcune associazioni di categoria.
Trasporto merci prezzi: dal costo al kg al costo per tratta
Alcuni settori preferiscono calcolare il prezzo del trasporto al chilogrammo o al metro cubo, soprattutto in ambito logistico o nel trasporto di merci leggere ma voluminose ed è comune nei casi di:
- E-commerce, con pacchi piccoli e leggeri ma con elevato numero di colli;
- Distribuzione urbana, dove conta più lo spazio occupato che il peso;
- Trasporti internazionali, in cui le compagnie aeree o marittime applicano tariffe al kg.
Esempio: 0,30 €/kg per spedizioni pallettizzate fino a 1.000 kg o 120 €/mc per merce fragile in imballi protetti.
Al contrario, per tratte fisse e grandi quantità si usa spesso il prezzo per tratta (flat rate), utile nei contratti di lungo termine o nei trasporti ripetitivi.
Fattori che influenzano i Prezzi e le Tariffe dei Trasporti
Il prezzo finale del servizio di trasporto non è mai il frutto del calcolo fisso: ogni tratta, ogni cliente e ogni merce trasportata comportano variabili che incidono sul costo finale e comprendere questi fattori è fondamentale per calcolare in modo sostenibile le tariffe, mantenere la competitività e assicurare margini operativi adeguati.
Alcune variabili sono legate alla natura della merce o alla tratta mentre altre dipendono da scelte logistiche, contrattuali o dal contesto economico (ad esempio l’aumento del prezzo del carburante).
Tipologia di merci e modalità di carico
Non tutte le merci sono uguali dal punto di vista logistico: alcune richiedono attenzioni particolari, altre presentano complessità nel carico, nella movimentazione o nella gestione documentale.
Ecco alcuni esempi di come la tipologia della merce influisce sul prezzo:
- Merci deperibili: richiedono mezzi refrigerati (ATP) e una gestione rapida, con tempi certi.
- Merci pericolose (ADR): necessitano di mezzi omologati, autisti formati, documentazione speciale.
- Merci fragili: aumentano i costi per imballaggio, assicurazione e movimentazione sicura.
- Carichi fuori sagoma o eccezionali: richiedono autorizzazioni specifiche, scorte tecniche e itinerari particolari.
Inoltre anche la modalità di carico/scarico influisce: carichi sponda, sponda idraulica, carico laterale, consegne su appuntamento o in ZTL comportano costi accessori che devono essere inclusi nel calcolo tariffario.
Distanza, carburante e pedaggi autostradali
Il secondo elemento da considerare è la distanza da coprire, che rappresenta la componente variabile diretta nella formazione del prezzo. Tuttavia, non è sufficiente moltiplicare il numero di chilometri per il costo fisso ma bisogna considerare variabili complesse.
Innanzitutto, il consumo di carburante non è costante: può variare in base al tipo di mezzo, al carico trasportato, alla tipologia di strada (statale o autostrada), al traffico e allo stile di guida. Il prezzo del gasolio, inoltre, è soggetto a fluttuazioni quotidiane e può rappresentare fino al 35% dei costi operativi.
In aggiunta a tutto questo si sommano i pedaggi autostradali, i divieti di circolazione nei centri urbani (che impongono deviazioni o permessi speciali), e l’eventuale necessità di traghetti, tunnel o valichi di confine a pagamento.
In molti casi, infine, il chilometraggio effettivo deve essere corretto con coefficienti legati alle condizioni logistiche, alle soste obbligatorie e ai tempi di guida imposti dalla normativa sui tempi di lavoro degli autisti (Regolamento CE 561/2006).
Differenza tra tariffe autotrasporto a carico completo e groupage
Nella definizione delle tariffe, è essenziale distinguere tra trasporti a carico completo (FTL – Full Truck Load) e trasporti in groupage (LTL – Less Than Truck Load).
Nel trasporto a carico completo, l’intero veicolo è riservato a un unico cliente o a una singola missione comportando il costo totale più elevato, ma garantendo tempi di consegna più rapidi, minori manipolazioni della merce e maggiore sicurezza, rendendolo ideale per grandi volumi, merci delicate o spedizioni urgenti.
Nel groupage, invece, la merce di più clienti viene raggruppata nello stesso veicolo consentendo l’ottimizzazione dei costi, poiché i carichi parziali vengono combinati per massimizzare la capacità disponibile del mezzo. Tuttavia, le tratte diventano più articolate, con tempi di consegna più lunghi, maggiore gestione logistica e rischi più elevati in termini di ritardi o danneggiamenti.
Quindi l’azienda di trasporto deve valutare con attenzione quale modello applicare in base al tipo di cliente, alle esigenze di servizio e alla struttura operativa interna e pertanto l’uso di software di pianificazione e ottimizzazione del carico è fondamentale per rendere sostenibile il servizio di groupage e ridurre gli sprechi logistici.
Come ottimizzare i Costi di un’Azienda di Trasporto
Ottimizzare i costi dell’azienda di trasporto significa intervenire su tutte le aree che generano inefficienze, sprechi o ridondanze, con l’obiettivo di ridurre le spese operative e aumentare la redditività. Pertanto le strategie più efficaci includono il miglioramento dei processi logistici, l’impiego di strumenti digitali per il monitoraggio in tempo reale, la formazione del personale e la revisione periodica di fornitori e contratti.
A differenza del semplice taglio dei costi, l’ottimizzazione implica un approccio strutturato e strategico, in cui ogni intervento è supportato da dati, misurazioni e analisi permettendo di ottenere risparmi concreti nel breve termine e benefici sostenibili nel lungo periodo. Naturalmente, le scelte operative variano in base alla dimensione aziendale, alla struttura interna e al tipo di servizi offerti anche se ci sono ambiti ricorrenti su cui è possibile agire per ottenere risultati misurabili.
Digitalizzazione e gestione della logistica
La digitalizzazione rappresenta ormai il primo passo da compiere, per le aziende di trasporto, verso il controllo più accurato e intelligente dei costi e non a caso l’adozione di un software gestionale per il trasporto (TMS) consente di pianificare i viaggi in modo più efficiente, automatizzare la compilazione dei documenti, monitorare lo stato delle spedizioni e ottenere la visione completa dei costi diretti e indiretti, quindi attraverso il TMS è possibile ottenere il controllo a 360° della propria azienda di trasporto.
In aggiunta attraverso sistemi integrati è possibile:
- Ottimizzare i percorsi in funzione del traffico, dei divieti di transito e delle zone a pagamento;
- Ridurre le tratte a vuoto grazie alla gestione dinamica del carico;
- Monitorare in tempo reale il rendimento dei veicoli e dei conducenti;
- Digitalizzare le lettere di vettura, le bolle di consegna e le schede viaggio, riducendo il tempo dedicato alla burocrazia.
Monitoraggio della flotta e riduzione dei costi di carburante
Uno dei fattori di incidenza maggiore nella struttura dei costi è il carburante ed è per questo che monitorare in tempo reale il consumo dei mezzi attraverso centraline telematiche, software GPS e strumenti di tracciamento è diventato fondamentale nelle aziende di trasporto anche perchè permette di identificare:
- Comportamenti di guida inefficienti (es. accelerazioni brusche, sosta a motore acceso);
- Mezzi con consumi anomali che necessitano di manutenzione;
- Differenze di rendimento tra veicoli o tratte simili;
- Rifornimenti sospetti o non allineati con i chilometri percorsi.
Inoltre l’introduzione di pratiche di eco-driving, unite a un programma di manutenzione preventiva, consente di ridurre i consumi anche del 10-15% e in aggiunta il controllo continuo attraverso dashboard analitiche permette al fleet manager di intervenire tempestivamente su anomalie e sprechi riducendo ulteriormente i consumi di carburante.
Esternalizzazione vs gestione interna: quando conviene
L’altra decisione importante che impatta nella riduzione dei costi di trasporto è la scelta tra esternalizzare alcune attività (outsourcing) o mantenerle all’interno, ad esempio, molte aziende di trasporto valutano l’opportunità di affidare a terzi:
- Il trasporto di tratte specifiche (lunghe percorrenze, zone disagiate);
- La gestione del magazzino o dei resi;
- Il customer service logistico.
In aggiunta esternalizzare può portare vantaggi se il partner è affidabile, specializzato e in grado di offrire economie di scala, tuttavia, non sempre è la scelta migliore: in alcuni casi, la gestione interna garantisce maggiore controllo e flessibilità.
Quindi la decisione va presa sulla base di:
- Analisi comparativa dei costi reali;
- Livello di servizio richiesto dai clienti;
- Capacità dell’azienda di gestire i processi in autonomia.
WS Infinity e il Controllo di gestione: il Centro dei Costi per le Aziende di Trasporto
Il modulo Controllo di Gestione di WS Infinity, che include il Centro dei Costi, è concepito per offrire alle aziende di trasporto lo strumento concreto per monitorare, pianificare e ottimizzare ogni voce di spesa, trasformando dati e operatività in decisioni intelligenti.
Principali funzionalità del Centro dei Costi
- Analisi iniziale dei costi
WS Infinity avvia l’implementazione con la mappatura completa dei costi aziendali: fissi, variabili e accessori includendo la scomposizione dettagliata di voci come assicurazioni, ammortamenti, manutenzioni, carburante, pedaggi, stipendi, spese amministrative fino a costruire quindi il modello di costo che riflette la realtà specifica dell’impresa. - Calcolo del costo chilometrico (€/km)
Il calcolo del break-even al chilometro è uno degli strumenti centrali del centro dei costi, ad esempio, la dashboard mostra come, con ipotesi di costi fissi mensili elevati e costi variabili per chilometro, si possa calcolare il numero minimo di chilometri da percorrere prima che l’azienda inizi a generare profitto netto permettendo di valutare la redditività delle tratte e di stabilire tariffe minime accettabili. - Budgeting e pianificazione strategica
WS Infinity consente di impostare budget di costi (mensili, trimestrali o annuali) sulla base dei dati reali storici e delle performance attese permettendo di tracciare scostamenti, identificare trend negativi o opportunità di risparmio e pianificare investimenti con maggiore sicurezza. - Monitoraggio continuo e reportistica operativa
Attraverso dashboard aggiornate, report dettagliati e KPI specifici, il TMS WS Infinity fornisce visibilità in tempo reale sulle spese effettive, confronti con il budget e individuazione tempestiva di inefficienze operative permettendo interventi rapidi su costi di carburante, manutenzione, chilometri a vuoto, performance autisti. - Valutazione, correzione e ottimizzazione di percorsi e carichi
Il modulo controllo di gestione, utilizzando i dati raccolti, permette non solo di misurare, ma anche di correggere, ad esempio: ottimizzazione dei carichi, analisi dei percorsi per evitare tratte inefficienti, riduzione dei viaggi a vuoto e miglioramento cinetico delle missioni sono tutte funzioni operative del modulo. - Supporto strategico a lungo termine
Oltre agli interventi operativi, WS Infinity aiuta l’azienda a costruire una strategia sostenibile: proiezioni di crescita, investimenti in tecnologie o rinnovo della flotta, definizione di politiche tariffarie basate sul costo reale e sulla domanda di mercato.
Conclusioni: come valutare i costi di trasporto per la propria azienda
Per valutare correttamente i costi di trasporto all’interno dell’azienda è necessario identificare, classificare e monitorare tutte le voci di spesa, distinguendo tra costi fissi, variabili e accessori richiedendo l’analisi dettagliata per mezzo, per tratta e per tipologia di servizio, al fine di determinare il reale costo per chilometro o per spedizione.
Quindi gestire con consapevolezza i costi significa costruire una base solida per la sostenibilità economica e il vantaggio competitivo ma, per riuscirci davvero, è necessario adottare una visione d’insieme che non si limiti a contenere le spese, ma che trasformi la gestione dei costi in un vero processo decisionale e orientato alla crescita.
Inoltre la valutazione accurata dei costi consente di migliorare la redditività, orientare gli investimenti e aumentare la qualità del servizio offerto ma richiede strumenti adeguati, competenze specifiche e una cultura aziendale orientata al miglioramento continuo.
Confronto prezzi trasporti e scelta del partner giusto
Per chi si affida a terzi per il trasporto delle merci, confrontare le tariffe dei diversi operatori non basta ma è essenziale comprendere il valore che ogni partner può offrire in termini di puntualità, tracciabilità, flessibilità e sicurezza.
Il confronto prezzi deve quindi considerare:
- Il costo effettivo per chilometro o per tratta;
- La presenza di costi accessori non sempre evidenti in fase di preventivo;
- La qualità del servizio e il livello di personalizzazione offerto;
- Il supporto post-consegna (resi, reclami, assistenza).
Pertanto scegliere il partner giusto significa bilanciare prezzo e prestazioni, garantendo alla propria azienda affidabilità e continuità nel tempo.
Strategie per rendere sostenibile l’impresa di trasporto
La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’equilibrio economico e gestionale dell’impresa e per rendere sostenibile la propria attività di trasporto è importante:
- Investire in veicoli più efficienti e meno impattanti;
- Migliorare la pianificazione dei viaggi, riducendo i tragitti a vuoto;
- Ridurre i costi energetici e di carburante attraverso tecnologie di monitoraggio;
- Formare il personale affinché adotti pratiche operative più consapevoli;
- Utilizzare software di controllo di gestione per monitorare indicatori chiave come costi al km, margine medio per spedizione, incidenza del personale o del carburante.
Inoltre, valutare periodicamente i propri processi, i contratti e i fornitori permette di individuare aree di inefficienza e intervenire con piani di miglioramento mirati.
Entra in contatto
Sentiti libero di contattarci utilizzando le opzioni qui sotto e il nostro team dedicato risponderà prontamente alle tue richieste.

Sviluppiamo WS Infinity da oltre 20 anni.
Siamo fiduciosi che resterai soddisfatto dal nostro supporto e dai nostri software
Felice Esposito
Founder & CEO